E’ una donna la prima vittima accertata della frana di Casamicciola. Al momento il bilancio è di 12 dispersi ma i soccorritori stanno scavando nel fango alla ricerca delle persone. Il corpo della donna è stato individuato e recuperato in piazza Maio, una delle prime zone battute dai soccorritori. Con ogni probabilità la vittima, cittadina di un Paese dell’Est e sposata con un ischitano, proprio in quel punto è stata travolta dalla frana che non le ha lasciato scampo. Sul posto stanno operando 70 uomini dei vigili del fuoco, insieme a personale della Protezione Civile e agli uomini delle forze dell’ordine ma i soccorsi sono resi complicati anche dalle difficili condizioni meteo.
Salvini in mattinata aveva annunciato "Otto morti", poi la smentita del Prefetto di Napoli.
Complessivamente sono 20 i mezzi impiegati tra elicotteri, droni e movimento terra. “La prefettura insieme alla Regione sta disponendo l’evacuazione di circa 200 persone”, ha annunciato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi che ha parlato di “una situazione grave, con persone probabilmente ancora sotto il fango”.
Mezzi di soccorso in azione, ma è tutto reso più difficile dalle condizioni meteo e dall'oscurità
Le zone in cui è più visibile la forza con cui la frana ha colpito sono il porto di Casamicciola e piazza Bagni: dal monte Epomeo ha ceduto il terreno e la valanga di fango ha cancellato la vegetazione, gli albero sono venuti giù come birilli lasciando nudi i fianchi del monte. Sul lungomare sono ammassate almeno una decina di vetture e due bus turistici che la forza della frana ha trascinato giù. Alcune macchine sono finite in acqua, altre sono sommerse dal fango. Anche il mare al porto ha cambiato colore: è diventato marrone a causa di quel fiume di fango sceso dalla montagna. Non va meglio nella zona alta, quella già ferita dal terremoto del 2017. (ANSA)
Tra le cinque persone giunte all'ospedale Rizzoli purtroppo una donna è giunta morta. Per gli altri quattro feriti questa è la situazione: una persona giunta in gravi condizioni è stata trasferita all’ospedale Cardarelli, una è in cura presso i reparti dell’ospedale isolano, una è prossima ad essere dimessa, mentre la quarta è già uscita dall’ospedale perchè le sue condizioni erano abbastanza buone. L’unità di crisi resterà attiva fino a quando non si avrà piena conoscenza delle condizioni delle persone che al momento risultano disperse nell’area maggiormente colpita dall’alluvione.