Procede a gonfie vele il lavoro congiunto di amministrazione comunale, ufficio demanio e Capitaneria di Porto per la liberazione della spiaggia di Casevecchie. Lì dove parcheggiavano barche ed auto, ora potranno passeggiare le famiglie. E non ci saranno più baracconi che non fanno altro che storpiare il paesaggio meraviglioso che li circonda. Si tratta di un arenile da 3000 metri quadrati. A breve ci saranno altre demolizioni di baracche e manufatti abusivi. Molti verranno abbattuti in autotutela, come le prime avvenute nelle scorse settimane.
Il Consiglio di Stato e i TAR danno ragione all'amministrazione comunale: a Casevecchie i manufatti abusivi devono essere abbattuti
Continua l'opera di liberazione del lembo di spiaggia di Casevecchie. E sebbene la zona non sia balneabile a causa della presenza degli ormeggi, intanto si comincia a liberare l'arenile, o meglio a restituirlo alla collettività. Nelle scorse settimane, infatti, sono avvenuti i primi abbattimenti in autotutela.
Il Consiglio di Stato sta continuando a dare ragione all'amministrazione bacolese che ha ordinato lo sgombero del litorale e l'abbattimento delle baracche e dei capannoni costruiti sulla sabbia. Uno squallore con tanto di reti, cancello e citofono. Come se fosse proprietà privata. I concessionari, titolari di ormeggi a mare ma senza alcun titolo autorizzativo per costruire su spiaggia, stanno perdendo, man mano, tutti i ricorsi. Essi dovranno adeguarsi alla normalità, nient'altro che la legalità.
Dopo 50 anni, Bacoli si riappropria di un altro suo angolo di bellezza, tant'è che è tornato anche il tapiro, il macchinario che pulisce la spiaggia, su quegli oltre 3000 mq di spiaggia.